Il Carnevale di Venezia: un viaggio tra storia, tradizioni e modernità

Venezia

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Il Carnevale di Venezia: un viaggio tra storia, tradizioni e modernità

Il Carnevale di Venezia è molto famoso e conosciuto in tutto il mondo e sicuramente è il più caratteristico del nostro Belpaese.

Ogni anno, infatti, migliaia di visitatori italiani e stranieri si riversano per le strade e i canali veneziani, ammirando e facendo sfoggio di costumi e maschere di ogni genere e stile.

Non tutti, però, conoscono come è iniziata e come è mutata negli anni la sua tradizione. Scopriamo allora la storia del Carnevale di Venezia, come nasce e quanto dura la festa.

L’origine del Carnevale di Venezia: storia e tradizioni

La storia del Carnevale di Venezia è una fusione di sacro e profano. Il termine Carnevale, infatti, proviene dal latino Carnem Levare che significa “eliminare la carne”. Questo fa riferimento al giorno che succede il martedì grasso, in cui i cristiani non consumano carne, quando la festa raggiunge il suo culmine per poi lasciare spazio al periodo di quaresima.

Per scoprire come nasce il Carnevale di Venezia, quindi, si deve tornare indietro di diversi secoli.

La sua genesi risale infatti all’epoca romana e indica un periodo di sfarzi e giochi collettivi che avevano la caratteristica di sovvertire la rigida gerarchia sociale, ironizzando su temi tabù come la sessualità e la religione.

Le prove scritte della storia del Carnevale di Venezia sono rappresentate da un documento, un editto del Senato della Serenissima del 1296, in cui il Carnevale è citato ufficialmente come festa pubblica. Ufficiosamente, invece, già oltre 20 anni prima, alcune botteghe Veneziane avevano iniziato a produrre delle maschere.

L’apice del successo del Carnevale a Venezia è stato raggiunto durante il Settecento, quando la risonanza della festa fece eco in tutta Europa spingendo migliaia di persone ad affrontare un lungo viaggio per raggiungere la città.

Trasgressione, leggerezza e divertimento hanno da sempre caratterizzato le giornate del Carnevale che, ora come allora, vede la sua essenza nell’arte del travestimento. È così che tutta la città, nei giorni del Carnevale, è diventata un teatro con protagonisti le maschere e i costumi.

Le protagoniste del Carnevale di Venezia, le maschere

Parlando di maschere, non si può pensare al Carnevale Veneziano senza citare la Bauta, un travestimento tipico di Venezia che si compone di mantello nero, cappello a tricorno nero e maschera bianca che si allarga nella parte della bocca.

La non aderenza con i lineamenti del viso e il fatto che la zona del naso sia molto stretta al punto da camuffare la voce, rende questo travestimento adatto a uomini e donne, assicurando totale privacy.

Se la Bauta è considerata unisex, la Moretta è una maschera tipicamente femminile. Si tratta di una maschera di velluto senza elastici ma sorretta da un bottone che doveva essere tenuto in bocca da chi la indossava. Il fatto che non consentisse di parlare ha fatto guadagnare a questa maschera l’appellativo di “servetta muta”.

Durante i giorni di festa, non era raro che gli uomini si travestissero da donna, soprattutto da Gnaga, la donnina popolare e sciocca che era anch’essa una maschera molto diffusa. Oltre a queste, poi, non possiamo non menzionare le immancabili maschere della Commedia dell’arte, come Arlecchino e Colombina.

In passato come oggi, il Carnevale a Venezia iniziava con una sfilata in cui esibire il proprio travestimento, che partiva da campo Santo Stefano, dove era collocato il famoso Liston, ovvero una lista di tutte le maschere partecipanti. Oggi, invece, la sfilata è stata spostata in Piazza San Marco.

Nei giorni del Carnevale Veneziano tutto era concesso, persino giocare al gioco d’azzardo senza venir meno alle leggi della Serenissima. Alcune piccole abitazioni venivano così adibite a Casini, detti anche Ridotti, dove si poteva entrare solo mascherati.

Il Carnevale di Venezia oggi

Oggigiorno il Carnevale de la Serenissima è un evento tanto atteso, così come sono attesi i momenti salienti che lo animano. Tra questi non può mancare il Taglio della Testa del Toro e il Volo dell’Angelo.

Il Taglio della Testa del Toro

Questa tradizione ricorda una festa che ricorreva di anno in anno a partire dal 1162. La celebrazione prevedeva l’uccisione di un toro e 12 maiali per ricordare il trionfo del Doge Vitale Michiel II a seguito di un oltraggio subito da Ulrico, patriarca di Aquileia.

Questo evento ha dato origine al celebre motto “tagliare la testa al toro”, che indica la risoluzione di una questione. Dal 1523, però, la tradizione cambiò: non si utilizzavano maiali ma si giustiziavano 3 tori. Oggi, invece e per fortuna, non è coinvolto nessun animale.

Il Volo dell’Angelo

Il Volo dell’Angelo è il momento ufficiale che apre il Carnevale di Venezia e avviene nella celebre Piazza San Marco.

La prima versione di questo spettacolo risale alla metà del Cinquecento, quando un funambolo turco camminò su una lunga corda che partiva da una barca e arrivava fino alla balconata del Palazzo Ducale per rendere omaggio al Doge. Questa performance, chiamata Svolo del Turco, fu ripetuta negli anni, fino al 1759 quando l’esibizione finì in tragedia.

Da quel momento, non ci furono più acrobati a camminare sospesi in aria ma solo una grande colomba di legno, pertanto l’evento prese il nome di Volo della Colombina.

Nel 2001 fu concepita la versione attuale che prende il nome di Volo dell’Angelo e prevede l’esibizione di una persona che volteggiando sorretta da una fune, sancisce l’inizio del Carnevale.

Quando inizia e quanto dura il Carnevale di Venezia?

Il Carnevale di Venezia quest’anno (2023) inizia il 4 e termina il 21 febbraio e dura all’incirca due settimane.

Durante queste giornate ci saranno eventi, feste e sfilate che coloreranno la città e le faranno cambiare volto.

Le linee di trasporto pubblico, come bus e vaporetti, saranno intensificate in quei giorni. Inoltre, i visitatori potranno ricorrere a Venezia Unica, un pass che consente di utilizzare il trasporto pubblico locale, di accedere all’offerta culturale e avere convenzioni con tour e parcheggi.

Venezia può essere raggiunta da tutta Italia o dai paesi circostanti in diversi modi: con la propria autovettura, atterrando all’aeroporto Marco Polo, oppure optando per un treno.

Essendo la “città sull’acqua” per antonomasia, molte persone scelgono la comodità di raggiungere Venezia via mare.

Con Venezia Lines si può godere della navigazione su navi affidabili e puntuali per visitare Venezia in un giorno. In questo modo la visita acquisisce tutto un altro fascino e si può visitare la città in totale relax.

Vivere il tradizionale Carnevale veneto non è mai stato così semplice!

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